4 gennaio 2012

Stazione ricevente a coherer con circuito sintonico

La presente stazione ricevente a coherer è stata ricostruita seguendo lo schema del brevetto n. 668,315 del 19 febbraio 1901 (Gugliemo Marconi, Receiver for Electrical Oscillations). L’apparato si compone di tre moduli da collegare tra loro, ognuno dei quali sarà oggetto di trattazione specifica: quadro sintonico, coherer, relè galvanometrico. La tensione di alimentazione è quella di rete 220 V, che, modulata secondo il ritmo dei punti e delle linee, all’uscita dalla stazione, alimenta, a parte, la macchina Morse, che necessariamente completa la stazione.

L’apparato mostra i primi segni del tenace lavoro iniziato da Marconi per risolvere il problema della selettività, onde evitare i fenomeni d’interferenza, i quali, con l’aumentare delle installazioni delle stazioni trasmittenti, disturbavano le comunicazioni, rendendole a volte indecifrabili; e proprio questo era stato il motivo delle molte critiche sollevate all’operato del giovane inventore.

Quadro sintonico

Il primo modulo è denominato quadro sintonico e contiene il jigger di antenna, i condensatori e due reattanze induttive, che hanno lo scopo di impedire che le perturbazioni elettromagnetiche si disperdano nel circuito del coherer, diminuendo, quindi l’intensità della loro efficacia sullo stesso detector.

Coherer

Il secondo modulo, denominato coherer, contiene il detector a polveri metalliche, il decoherizzatore, l’alimentatore del circuito d’inserzione del coherere ed il relè, denominato R2, che, eccitato dal relè inserito nel circuito del coherer, permette l’uscita della tensione di 220 V destinata ad azionare la macchina Morse.

Relè galvanometrico

Il terzo modulo contiene il relè galvanometrico, inserito nel circuito del coherer, e un secondo alimentatore che fornisce la tensione di 12 V alla bobina eccitatrice del relè R2.

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