13 maggio 2012

Trasmittente ad arco voltaico - Circuito oscillante

Il secondo modulo della stazione trasmittente ad arco voltaico accoglie il circuito oscillante.


Questo è costituito da un’induttanza L e da una capacità C, disposte in serie; la serie L-C è collegata ai due morsetti di colore nero, disposti sulla fiancata sinistra; da questi, mediante due cavetti, si effettua la connessione ai due morsetti di colore nero presenti sulla fiancata destra del primo modulo, in modo da  inserire il circuito L-C ai capi dei due carboni, cioè dell’arco voltaico.


L’induttanza L è costituita dal primario del jigger, realizzato con una bobina di 20 spire di filo di rame del diametro di 1 mm, lunga 55 mm ed avvolta su un tubo di PVC avente il diametro di 80 mm.


La capacità è costituita da sei condensatori, aventi il dielettrico di carta oleata, disposti in serie e ciascuno della capacità di 6,3 microfarad.


Il secondario del jigger è realizzato con una bobina di 330 spire di filo di rame del diametro di 0,28 mm, lunga 93 mm ed avvolta su un tubo di PVC, avente il diametro di 40 mm. Questa bobina secondaria è coassiale con quella primaria e posizionata al suo interno.


La bobina del primario del jigger è divisa in due sezioni perfettamente uguali, ciascuna di 10 spire, ed è sostenuta da due aste filettate di ottone del diametro di 6 mm, fissate sulla base; queste due aste sono connesse ai due terminali della bobina primaria e tra di esse è installata, sulla base, una terza asta filettata di ottone del diametro di 6 mm,  più corta, avente la funzione di realizzare il collegamento con la spira centrale sempre della bobina primaria.


La bobina del secondario del jigger è sostenuta da due aste filettate di ottone del diametro di 6 mm, le quali sono connesse ai due terminali della bobina.


I sei condensatori in serie, costituenti la capacità C del circuito oscillante, sono installati su una basetta di rovere, fissata alla base con due aste filettate di ottone del diametro di 6 mm, le quali servono anche per la connessione dei due terminali della capacità C.


Sulla fiancata laterale destra, verso le estremità, sono installate due coppie di morsetti di colore rosso; ciascuna coppia di morsetti, che costituisce un collegamento unico, va collegata una all’aereo e l’altra alla terra. La presenza di due morsetti, al posto di uno, permette di poter inserire, eventualmente, altri dispositivi in maniera semplice e veloce.


Sul lato anteriore della base di rovere sono installati due morsetti: uno di colore rosso e l’altro di colore nero. Questi due morsetti sono connessi ai due terminali della sezione, di 10 spire, del primario del jigger, la quale parte dalla spira centrale e arriva fino alla spira di estremità vicina alla fiancata anteriore: in definitiva, questi due morsetti permettono la connessione di metà della bobina primaria.


Tra il morsetto di colore rosso e quello di colore nero viene inserito il tasto telegrafico. Quando il tasto è abbassato, viene cortocircuitata metà  bobina del primario del jigger e quindi l’induttanza del circuito oscillante è uguale a L/2 e viene generata l’onda di lavoro; quando il tasto è alzato l’induttanza del circuito oscillante è uguale a L e viene generata l’onda di riposo.


Per operazioni veloci e di messa a punto dell’apparecchiatura è possibile non utilizzare il tasto ma il pulsantino di colore rosso posizionato tra i due morsetti e ad essi collegato: a pulsantino premuto corrisponde l’onda di lavoro, a pulsantino libero l’onda di riposo.


Nessun commento:

Posta un commento