21 novembre 2011

Stazione ricevente con detector magnetico a calamite rotanti

Il detector magnetico qui descritto si differenzia da quello a filo rotante perché in questo caso, anziché ruotare il filo di ferro, ruotano le calamite.

Lo schema è molto semplice. Al centro della base sono presenti due spallette in legno alle quali sono fissate la bobina primaria e quella secondaria, la quale copre la vista della prima, essendo quest’ultima coassiale e interna alla seconda.


La bobina primaria ha 30 spire realizzate con filo di rame del diametro di 0,5 mm e i suoi terminali sono collegati alle due coppie di morsetti rossi presenti sui lati dell’apparecchio, sulle quali si innestano l’antenna aerea e la terra.

La bobina secondaria ha 10.000 spire formate con filo di rame del diametro di 0,14 mm e i suoi terminali sono collegati ai morsetti rosso e nero presenti sul retro, sui quali si innesta la cuffia.


Nel mezzo delle due bobine, lungo il loro asse, è disposta un’asta di ferro del diametro di 5 mm, i cui terminali sono visibili sulle facce esterne delle spallette di legno. Sulla base, ai lati delle spallette, sono presenti due scatolette di legno nelle quali sono nascosti due motorini lenti da forno, i quali compiono circa 3 giri al minuto e trascinano nella rotazione le calamite collegate ad essi mediante due supporti verticali in ottone. I magneti sono del tipo a disco di neodimio (molto potenti) del diametro di 29 mm.


Sul davanti dell’apparecchio sono posizionati i soliti due morsetti neri per l’alimentazione dei motorini con la tensione di rete (220 V). Aprendo l’interruttore a clip la corrente fluisce nei motorini ed il suo passaggio è segnalato dall’accensione della spia verde.

Tra le due spallette di legno è alloggiato un poggiolo in legno, sul quale sono posizionati due interrutori di colore rosso, che servono per sincronizzare il moto dei magneti e precisamente per far sì che nella loro rotazione si guardino sempre poli eteronimi.


Per ulteriori approfondimenti storico-scientifici, si rimanda a quanto già scritto a proposito del detector magnetico a filo rotante.








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